Buia, elettrica, audace, la pista da ballo è il luogo che accoglie i corpi desideranti dei debuttanti.

Quando si accende di luci ne abbaglia le sagome, cogliendole in attimi esatti.

​

In questa immagine si nasconde la dichiarazione di intenti del workshop “Burn up the dancefloor”, che si offre come luogo di messa a fuoco, di approfondimento e di ricerca intorno ai presupposti che orientano il comportamento del corpo nell’atto del danzare insieme agli altri.

 

Di quali abecedari, lenti di ingrandimento, bussole e cannocchiali dobbiamo riempire i nostri zaini per affinare la comprensione delle nostre esclusive mobilità e per ridisegnare la mappa delle nostre potenzialità espressive e metterle a servizio del gruppo.

​

Durante il workshop sono proposte alcune pratiche somatiche dedicate ad allievi e allieve di teatro con poca o nessuna esperienza nel campo della danza e a giovani danzatori/danzatrici che vogliano misurarsi in un contesto ibrido.

 

L’accessibilità delle proposte è volta a far decadere il principio di elitarietà in favore di un clima caldo ed eccitabile.

 

Nello specifico, lo studio che affrontiamo attinge dai principi della danza contemporanea di ricerca, affiancati da elementi di partnering, improvvisazione e composizione.

 

Gli incontri ruotano intorno all’infuocato desiderio di iniziare a dar vita materica agli immaginari del corpo.

 

L'obiettivo è concedersi un'occasione per praticare e rendersi disponibili all'esercizio, per poter un domani essere aperti e pronti ai diversi linguaggi performativi di oggi.

​

Per chi ha un’attitudine alla ricerca / Per chi ha bisogno di nuove domande

Per chi pensava di avere già tutte le risposte /Per chi vuole sospendere il giudizio / Per chi ha deciso di scoprirsi e ha bisogno di stupirsi.