NARDINOCCHI/MATCOVICH
5 gennaio
h 20.30
TERRAMADRE prova aperta

Sappiamo distinguere cosa è naturale da cosa non lo è? Esiste un patto tra noi e la natura? È ancora un nostro interlocutore? Noi siamo città o natura? A queste domande non avevamo una risposta. Per questo, con Terramadre, abbiamo intrapreso un viaggio - fisico e teatrale - durato più di un anno, che ha avuto l’obiettivo di ridefinire il nostro rapporto con la natura. Un desiderio che abbiamo sentito entrambi, ma che nasceva da esigenze opposte: Niccolò voleva ritrovare il rapporto viscerale che aveva instaurato con la natura da bambino; Laura sentiva invece un profondo senso di paura e voleva capirne le origini, per poi provare a dominarla, riuscire a fidarsi.
Ciò che ci ha accomunati è stata la voglia di uscire dalla città in cui viviamo, per esplorare nuovi territori e incontrare molteplici umanità. Abbiamo attraversato diverse regioni: Emilia Romagna, Umbria, Puglia, Lombardia, Piemonte e Toscana; in ogni territorio abbiamo incontrato e intervistato persone che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura: contadini, allevatori, produttori di vino, apicoltori, pescatori, enti parco, guide escursionistiche...
Terramadre intreccia le parole raccolte dalle persone incontrate con le nostre esperienze autobiografiche, sia in relazione al legame passato con la natura che al viaggio intrapreso.
Questi incontri hanno anche dato vita alla scena dello spettacolo, che ci piace definire
“scenografia partecipata”: un totem costruito solo con materiali e oggetti ricevuti dalle
persone intervistate che rappresentano il loro rapporto con la natura.
Il totem prende vita nel corso dello spettacolo con l’avanzare delle scene, intitolate come se fossero le tappe del viaggio percorso, un viaggio frammentato e non continuativo: le piante pioniere; c’è solo la strada; mappare il percorso; divieto d’accesso; fallire. Terramadre è uno spettacolo tout public, pensato sia per luoghi all’aperto che al chiuso, urbani e non, perché ci interessa la possibilità di contrapporre la natura incontaminata all’intervento dell’uomo.
Come nel nostro precedente lavoro Arturo, tornano degli elementi che sono alla base di una poetica che si sta definendo: la non- rappresentazione e l’intento di creare una drammaturgia che necessiti dell’intervento degli spettatori per essere completa, senza il quale l’azione non può proseguire.
di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
organizzazione Silvia Zicaro
scena Bruno Soriato e Giuseppe Frisino
light design Omar Scala
sound design Dario Costa
illustrazione Virginia Taroni
foto Simone Galli
produzione Florian Metateatro
con il supporto di Sementerie Artistiche, Ass. Ippocampo, Ferrara OFF, Laagam-ORA |
IntercettAzioni Centro di Residenza della Lombardia, Teatri di Vita, Elsinor / Teatro Cantiere
Florida, TRAC – Centro di Residenza Pugliese, Theatron 2.0
progetto vincitore Bando CURA 2023, Life is Live - un progetto di Smart e Fondazione Cariplo,
Bando Verdecoprente 2022, Bando OFFline 2023
progetto finalista Premio Cantiere Risonanze 2022
LA CAMMINATA
Laura e Niccolò raggiungono il luogo dello spettacolo dopo una camminata di 15-20 minuti. La camminata non è performativa, bensì è un’osservazione oggettiva del territorio attraversato, che si basa su tre regole: assenza dell’io; sospensione del giudizio; presenza di almeno un testimone che vada a confermare che ciò che si osserva sia reale e non immaginario. L’osservazione apre lo spettacolo: viene riportata davanti a tutto il pubblico, in un’improvvisazione alternata e complementare. Dove possibile, ci piace aprire la camminata agli spettatori o a parte di essi, così che anche loro possano provare ad osservare il territorio che li circonda, per poi dare un contributo alla nostra osservazione una volta raggiunto il luogo dello spettacolo.
La camminata sarà ripresa da una terza persona e trasmessa in diretta su un tablet situato nel foyer dello spazio ospite, così che il pubblico che aspetta di entrare e non partecipa attivamente possa seguire il percorso dei camminatori.
CHI SONO NARDINOCCHI/MATCOVICH?
Laura e Niccolò sono due registi/autori. Laura si forma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea di Roma, diplomandosi nel 2019 al corso triennale di regia e dramaturg; Niccolò si diploma nel 2014 al corso di autore teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
Laura, con lo spettacolo Pezzi, vince nel 2019 il Roma Fringe Festival; Niccolò nel 2017 riceve la Segnalazione del Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Trittico delle Bestie e nel 2023 la Menzione della Giuria sempre al Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Dittico della deriva. La compagnia Nardinocchi/Matcovich nasce nel 2020, quando Laura e Niccolò iniziano a lavorare insieme con lo spettacolo Arturo, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020, finalista al Premio In-Box 2021, vincitore del Premio della Critica al FringeMI 2022, vincitore del Premio delle Giurie di Direction Under 30 2022 e vincitore del Bando Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione Cariplo. Arturo partecipa a molti Festival come Kilowatt, Opera Prima, Tramedautore, Segnali, Pergine Festival...
A tutt’oggi continua la tournée con diverse date in tutta Italia.
