Creare in un gruppo è ciò che c’è di più difficile e ciò che dà più piacere al mondo, quando funziona.

 

E’ bello sentire di appartenere a una realtà e di contribuire al suo fiorire?

Questa è la forma di teatro che praticheremo quest’anno, il lavoro d’ensemble

 

Attraverso il lavoro di gruppo si impara a coltivare la sensibilità dell’attimo, sentire quando arriva il mio momento e non perderlo, avere ritmo.

Riuscire ad esistere e brillare all’interno di una moltitudine, senza nascondersi e senza imporsi ma imparando ad occupare uno spazio nell’istante in cui quello stesso spazio si crea.

 

Attraverso esercizi e pratiche che alleneranno l’attenzione, acuiranno i sensi e la capacità istintiva di reazione ci dedicheremo alla costruzione dell’ensemble, per rendervi un gruppo di interpreti capaci di agire e creare autonomamente sul palco insieme, puntando a non avere bisogno di direzione esterna.

 

Praticheremo la composizione e l’improvvisazione di gruppo così da imparare cosa vuol dire essere a servizio di una storia piuttosto che a servizio di se stessi. Impareremo quanto questo faccia la differenza, all’interno di uno spettacolo. Quanto solo questo, faccia teatro.

Impareremo che creare è rispondere, per questo bisogna mettersi in ascolto.

 

Il testo / pretesto che studieremo e che useremo per esercitarci e metterci alla prova sarà per forza di cose un testo d’ensemble

I Pretendenti di Jean Luc Lagarce

 

Un testo per 17, tra personagge e personaggi, diviso in 4 atti, dove gli atti pari sono il rovescio interiore (l’incubo) degli atti dispari

 

Il gruppo dirigente di un non ben specificato ente culturale si è riunito per partecipare all’elezione della/del prossimo presidente, ognuno convinto di essere il/ la prescelta.

Avere il potere significa vivere, senza il potere si è niente.

 

Il potere è in ogni relazione? Siamo capaci di riconoscerlo quando fa capolino in un rapporto? E’ possibile una relazione, senza potere? E’ forse il potere la forma essenziale di relazione tra esseri umani?

 

Come un ensemble, un organismo di performer che costruisce sul palco un mondo che prima non esisteva, ci faremo queste e altre domande.

Senza darci facili risposte ideologiche, poiché il nostro lavoro sta tutto nell’appassionarsi delle zone grigie di incoerenza, godremo del porci semplicemente le domande giuste, facendo, se vorremo, di queste domande materia di scena.

 

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Lagarce è autore di teatro contemporaneo francese, muore prematuramente a 38 anni.

In Francia è tra gli autori più rappresentati insieme a Moliere e Shakespeare.

In italia abbiamo la traduzione di solo 4 dei suoi 34 drammi.

Lagarce è l’autore di E’ solo la fine del mondo, testo da cui è tratto il film omonimo di Xavier Dolan.

Durante l’anno nutriremo la nostra fantasia intorno al tema coinvolgendo altri testi, film, musica, tutti stimoli che proverranno da voi e da me.