top of page

MARTINA BADILUZZI

CATTIVA SENSIBILITÀ

360106518_900520124979147_4448682971676704146_n.jpg

Una lezione di grammatica, un approfondimento sull’analisi logica diventa l’occasione per riflettere sul linguaggio, sugli anni della formazione e sul rapporto insegnante-allieva. Charlotte Brontë è l’autrice del celebre romanzo “Jane Eyre”, il cui sottotitolo è “un’autobiografia”; il racconto di una scrittrice che da bambina anarchica, in lotta con la cultura punitiva della società vittoriana, diventa un’insegnante.

 

In gergo, la “cattiva sensibilità” è una valutazione inadeguata che non risponde alla domanda posta, vale a dire che non valuta, o valuta male, gli studenti. Qual è l’analisi logica di: “Ogni insegnante è stato uno studente.”?

Cattiva Sensibilità

regia e drammaturgia Martina Badiluzzi

con Barbara Chichiarelli

musiche eseguite dal vivo Samuele Cestola

disegno luci Fabrizio Cicero
dramaturg Giorgia Buttarazzi

produttore e organizzatore generale

Pietro Monteverdi

una produzione Oscenica
in coproduzione con Pergine Festival

immagini di Giulia Lenzi

_

CHI È MARTINA BADILUZZI?

Martina Badiluzzi è una regista, autrice e interprete che si dedica allo studio dei linguaggi performativi, alla ricerca tra un dialogo possibile tra la scrittura, l’interprete e la scena. Nel suo percorso di studi incontra Lucia Calamaro, il duo artistico Deflorian/Tagliarini, Joris Lacoste e Jeanne Revel e la regista brasiliana Christiane Jatahy. Nel 2017 fonda con Giorgia Buttarazzi il progetto artistico Rosvita Pauper. Nello stesso anno debutta IL VIVAIO – e se ci amassimo quanto ci odiamo lo sai che bello, drammaturgia originale che consolida la collaborazione di Badiluzzi con Samuele Cestola, performer e musicista poli-strumentista autore live del progetto sonoro per lo spettacolo, e con Ambra Onofri curatrice dei costumi e dell’ambiente scenico. Nel 2018 inaugura PEZZI – Der Stücke, serie di workshop attorno agli scritti di Elfriede Jelinek. Risulta vincitrice del bando Registi Under 30 della La Biennale di Venezia 2019 per la direzione di Antonio Latella, con il progetto “The making of Anastasia", drammaturgia originale ispirata alla storia di Anna Anderson. È interprete in “Avremo ancora l’occasione di ballare insieme” della compagnia Deflorian Tagliarini. Scrive e dirige lo spettacolo “Penelope”, un monologo ironico e dolente che segue il tempo languido del sogno e quello forsennato del desiderio e della fame.

298540861_10229453221177485_2921152385018172653_n.jpg
bottom of page