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NARDINOCCHI/MATCOVICH

3 marzo

h 18

ARTUROspeciale replica cento

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Arturo non è mio padre / Arturo non è neanche mio padre
Arturo non è un padre / Arturo è una stella
Arturo è una delle stelle più luminose del cielo / Arturo è la prima stella che si vede al tramonto
Le stelle nascono, vivono, muoiono / Proprio come i padri
Morendo lasciano dei residui / Proprio come i padri
Il nostro residuo è la memoria

Arturo non è uno spettacolo, bensì un accadimento, un incontro. È nato durante un viaggio in Puglia, d’estate, in un pessimo ristorante. Qui Niccolò ha manifestato a Laura il desiderio di costruire insieme un lavoro che avesse come tema il rapporto con i propri padri, con la perdita dei propri padri e che fossero proprio lui e Laura in scena, pur essendo autori e non attori.

Arturo è così diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle. Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà) alla loro scomparsa?

I pezzi capovolti vengono poi disposti nello spazio e svelati casualmente, così che le scene possano agire come i ricordi, che arrivano all’improvviso, senza poterli prevedere. Arturo ha quindi una struttura mutevole, non replicabile e dalle “infinite” combinazioni: l’ordine delle scene nelle varie repliche sarà sempre differente. Arturo vuole trasformare il dolore in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.

 CREDITS

Scena Fiammetta Mandich
Suono Dario Costa
Luci Marco Guarrera
Foto Simone Galli
Organizzazione Silvia Zicaro
Assistenza e cura Anna Ida Cortese
Produzione Florian Metateatro
Con il contributo di Associazione Scenario, Teatro Due Mondi, ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo, Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – Capotrave / Kilowatt Sansepolcro), Residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t.
Con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Foto © Simone Galli

CHI SONO NARDINOCCHI/MATCOVICH?

Laura e Niccolò sono due registi/autori. Laura si forma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea di Roma, diplomandosi nel 2019 al corso triennale di regia e dramaturg; Niccolò si diploma nel 2014 al corso di autore teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.


Laura, con lo spettacolo Pezzi, vince nel 2019 il Roma Fringe Festival; Niccolò nel 2017 riceve la Segnalazione del Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Trittico delle Bestie e nel 2023 la Menzione della Giuria sempre al Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo Dittico della deriva. La compagnia Nardinocchi/Matcovich nasce nel 2020, quando Laura e Niccolò iniziano a lavorare insieme con lo spettacolo Arturo, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020, finalista al Premio In-Box 2021, vincitore del Premio della Critica al FringeMI 2022, vincitore del Premio delle Giurie di Direction Under 30 2022 e vincitore del Bando Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione Cariplo. Arturo partecipa a molti Festival come Kilowatt, Opera Prima, Tramedautore, Segnali, Pergine Festival...

A tutt’oggi continua la tournée con diverse date in tutta Italia.
 

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