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A maggio del 2021 a Fivizzano27 è iniziato un laboratorio di drammaturgia dal titolo Mi fa male l’autofiction! condotto da Liv Ferracchiati. Il workshop mirava alla realizzazione di monologhi in prima persona e senza quarta parete partendo dal presupposto che il vero non esiste, non può essere facilmente accertato, nemmeno da chi scrive. Pur parlando di sé stessi, in arte, non è realistico pensare che chi scrive non utilizzi l'immaginazione, che si limiti ad un riepilogo della propria storia personale.
Da questo primo semplice movimento è nato un bellissimo gruppo, che ha continuato a lavorare e che si è incontrato di nuovo sempre a Fivizzano a novembre, in una seconda fase del loro lavoro. Infine si è manifestato il desiderio di proseguire ancora ma anche la necessità dell’incontro con uno sguardo, anche perché questi testi, nati proprio durante questo percorso, necessitano di un interlocutore.
Abbiamo quindi immaginato di legare alla terza (e ultima?) tappa di questo percorso iniziato un anno fa un momento aperto di lettura pubblica dei monologhi per verificare come funzionano i testi con un pubblico. Non si avrà come obiettivo mostrare un risultato, ma condividere un momento di lavoro con degli uditori nuovi per verificare il funzionamento del proprio dispositivo drammaturgico.
Sia chiaro: non si tratta di fare spettacolo, si continuerà a lavorare davanti a nuovi occhi e nuove orecchie; gli uditori saranno parte integrante di questo momento di incontro; potranno fare domande e intervenire attorno alle questioni sollevate da Liv con gli autori partecipanti.
Il progetto è rivolto innanzitutto agli iscritti al nuovo modulo di Mi fa male l'autofiction! organizzato da Fivizzano 27 e curato da Liv Ferracchiati, ma anche a chi studia e segue i progetti di Carrozzerie | n.o.t
La partecipazione sarà gratuita e da intendersi solo ed esclusivamente ad entrambe le giornate di letture condivise.
CHI È LIV FERRACCHIATI?
Liv é un autore e regista italiano. Laureato in Lettere e Filosofia a La Sapienza di Roma e diplomato in regia teatrale alla Scuola d’Arte Drammatca “Paolo Grassi” di Milano. Debutta nel 2013 con la sua prima scrittura e regia, Pulp Hamlet. Nel 2014 vince il bando “Finestra sulla drammaturgia tedesca” e presenta il testo di Albert Ostermaier, Sulla sabbia, al Piccolo Teatro Studio. Nello stesso anno, scrive e mette in scena il testo Ti Auguro un fidanzato come Nanni Moretti!. Nel 2015 fonda la compagnia teatrale The Baby Walk e inizia a scrivere e dirigere la Trilogia dell’identità, sui temi transgender: Peter Pan guarda sotto le gonne (Capitolo I) (spettacolo premiato al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro), Stabat Mater (Capitolo II, 2017) con cui vince il Premio Hystrio Nuove scritture di Scena 2017, Un eschimese in Amazzonia (Capitolo III), vincitore del Premio Scenario 2017. Alla Biennale di Teatro 2020, una menzione speciale è stata attribuita dalla giuria a La tragedia è finita, Platonov, sua riscrittura dell’omonimo testo di Anton Cechov. È tra gli autori selezionati a partecipare all’edizione speciale École des Maîtres 2020 e 2021, dedicata ai drammaturghi europei.