GIOVANNI ONORATO
8|9|10 dicembre
h 21.00
A.L.D.E. non ho mai voluto essere qui

Arduino Luca Degli Esposti era un nostro amico. Diciamo “era” perché all’inizio dell’estate 2020 ha deciso di gettarsi contro un treno in corsa fra le fermate di Fidene e Montelibretti, sulla linea del treno regionale che porta a Fara Sabina, nel Lazio. Arduino era un poeta. Si presentava così, scriveva durante le feste, con la musica alta, seduto sul divano. Scrivere era l’unica cosa che lo facesse sentire al sicuro, che lo facesse sentire reale. Su uno dei suoi quaderni ha appuntato la frase: "La vita non è quella che si vive, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.”
A.L.D.E. è una performance di musica e parole. I quaderni di Arduino stanno per terra come sangue sparso, i suoi amici li raccolgono e analizzano cercando di ricostruirne l’intreccio, di dipanarne il mistero. A.L.D.E. è un poema dedicato a chi vive oggi. Di cosa abbiamo bisogno per stare bene? Cosa ci manca? Quali sono le nostre ferite? Cos’è la gioia? A.L.D.E. è uno sfogo e una preghiera, la ricerca di una spiritualità collettiva attuale.
ideazione e direzione di Giovanni Onorato
con Giovanni Onorato e Mario Russo
musiche di Mario Russo e Lorenzo Minozzi
disegno luci Fabrizio Cicero
costumi di Chiara Corradini
consulenza alla drammaturgia Claudio Larena e Giulia Scotti
si ringrazia Daria Deflorian per il prezioso sguardo
vincitore della menzione speciale Premio “tuttoteatro.com” Dante Cappelletti
finalista Biennale College e Premio Alberto Dubito
prodotto da Index Muta Imago e Romaeuropa Festival
residenza produttiva Carrozzerie n.o.t
con il sostegno di Angelo Mai Occupato, Ex-Mercato di Torre Spaccata, Fienile Fluò, Settimo Cielo e Teatro Biblioteca Quarticciolo
ph Chiara Corradini
artwork Ileana Alesi
CHI E' GIOVANNI ONORATO?
Nato a Roma nel 1995, approfondisce il teatro fuori dalle accademie. Fondativo per la sua pratica teatrale è il laboratorio performativo di Adriano Mainolfi, che frequenta per tre anni. Oltre a questo lo sono gli incontri con il teatro di Roberto Latini, Daria Deflorian e Antonio Rezza e la formazione con Massimiliano Civica e il Teatro Valdoca. Nel 2016 si trasferisce a Berlino dove studia danza contemporanea per un anno presso il Tanzfabrik Berlin. Tornato a Roma lavora con Dante Antonelli, Filippo Timi e la compagnia Fettarappa/Guerrieri. Nel 2022 debutta il suo primo lavoro, “Suck my Iperuranio”, nello spazio Carrozzerie n.o.t di Roma dopo aver vinto il bando di produzione #pillole del Teatro Studio Uno. Lo spettacolo arriva in finale al bando Direction Under30 e vince il premio Luna Crescente. Sempre nel 2022 esce “Questo poco che sono”, il suo primo progetto musicale. Il suo nuovo progetto “A.L.D.E. non ho mai voluto essere qui” è stato invece finalista al bando Biennale College e al premio Alberto Dubito, oltre a vincere la menzione speciale del premio “tuttoteatro.com” Dante Cappelletti. Ha organizzato per il Romaeuropa Festival una serata di poesia intitolata “Ghost Track 1” ed è stato coinvolto dalle compagnie Deflorian/Tagliarini e Muta Imago a far parte del progetto “Index”, con cui ha messo in scena una performance di fronte alla stazione di Roma Termini intitolata “In una qualunque parte del pianeta”. Studia filosofia. Ha lavorato come cameriere, fornaio, detective e autista.

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